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Libertà di coppia ai tempi odierni: cosa è cambiato

Sono tante le persone che si lamentano che non riescono ad essere completamente libere all’interno di un rapporto di coppia. Di conseguenza, bisogna comprendere meglio cosa si possa fare per evitare questa sensazione. Il fatto di sentirsi quasi in gabbia e con l’evidente impossibilità di dare espressione e forma alle proprie necessità.

Cosa è cambiato con l’epoca dei Millennials

In primo luogo, sono due le tendenze che si sono affermate nel corso degli ultimi anni. Prima di tutto, una riduzione dell’età dei primi rapporti, che in ogni caso non arriva a toccare 14 o 15 anni come spesso e volentieri si legge, ma in media si aggira tra 17 e 18 anni per entrambi i sessi. Nel 2000, giusto per fare un raffronto, era pari a 19 anni per i maschi e 20 per le femmine.

Se nella nuova generazione di adulti la sessualità occupa un ruolo sempre più centrale, c’è da dire come la promiscuità non ha fatto registrare il medesimo incremento. Se da un lato il matrimonio in alcuni casi non viene considerato più come fondamentale e necessario, d’altro canto va detto che è diminuita la volontà dei single di “passare di fiore in fiore”, visto che tale scenario dà luogo a molta più insoddisfazione sessuale in confronto alla vita di coppia.

Cosa significa essere liberi in una coppia

A volte ci chiediamo cosa voglia effettivamente dire essere liberi in una relazione di coppia. Ebbene, assaporare la completa libertà vuol dire anche avere la possibilità di esprimersi in tutta la propria essenza. Ci deve essere fiducia totale con il partner, e anche all’inverso, cercando di condividere gli aspetti in comune e dandosi sicurezza vicenda.

Quando ci si sente liberi effettivamente in una coppia? È il momento in cui entrambi hanno capito che c’è uno spazio personale che non verrà mai meno, dal momento che tutte e due le persone cercano di impegnarsi per diventare dei veri e propri protagonisti attivi. Non è sempre facile quest’ultimo passaggio, dal momento che serve la consapevolezza di essere in grado di dare un contributo effettivo alla relazione di coppia. Si parla di consapevolezza quando si vuole fare riferimento alla capacità di stabilire un contatto profondo con le proprie emozioni e, ovviamente, anche con le proprie necessità. Libertà vuol dire, in fin dei conti, anche responsabilità. Per poter essere effettivamente responsabili è necessario avere raggiunto un certo livello di consapevolezza, per forza di cose.

L’affermarsi del poliamore

Si tratta di un trend e un termine che è nato negli Stati Uniti durante la prima parte degli anni Novanta e che non è legato solo a una tendenza che si è affermata nel mondo del porno italiano. Una sorta di fenomeno che si è sempre più modernizzato, caratterizzato da un continuo sperimentare in ambito sessuale, ma anche in termini di relazioni, che ha sicuramente dato importanti impulsi a quella che viene chiamata rivoluzione sessuale americana.

Quando si usa il termine poliamore si vuole intendere quella pratica, ma anche solo il fatto di prenderla in considerazione, di portare avanti diverse relazioni intime in via contemporanea. C’è un requisito fondamentale che sta alla base di questo fenomeno, ovvero il fatto che tutte le parti protagoniste e coinvolte siano consapevoli e consensuali.

Per chi sostiene il poliamore, è evidente la volontà di riprendere una tendenza in natura, ovvero quella per cui la monogamia è piuttosto rara. Insomma, una relazione amorosa esclusiva tra due persone è sostanzialmente un aspetto culturale e non una vera e propria tendenza innata presente nell’uomo. Secondo i sostenitori del poliamore, ciascuna relazione ha un carattere di unicità e, di conseguenza, si può definire esclusiva, per diversi aspetti. Il solo elemento che porta a pensare che legame sessuale e sentimentale tra due persone possa essere esclusivo è legato a un fattore ben preciso, che è il sentimento del possesso.

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