Negli ultimi anni, è cresciuto tantissimo l’interesse nei confronti dei rimedi naturali. Il desiderio di fare la differenza dal punto di vista della tutela dell’ambiente, così come la voglia di non avere a che fare con gli effetti collaterali che, molto spesso, i farmaci provocano, portano, ogni giorno, sempre più persone a occuparsi del proprio benessere ricorrendo a soluzioni come il CBD.
Il cannabidiolo, fitocannabinoide più famoso dopo il THC, è al centro, da tempo, di un’attenzione scientifica notevole e di un grande successo commerciale. Le aziende che propongono prodotti che lo hanno tra gli ingredienti - una delle più famose in Italia è Maria CBD Oil - hanno iniziato, da tre anni a questa parte, a vedere i loro fatturati impennarsi.
A cosa è dovuto tutto ciò? Agli straordinari benefici del cannabidiolo. Li si chiama in causa spesso, ma non sempre si entra nel vivo. Alla luce di ciò, nelle prossime righe abbiamo elencato sette motivi per cui è opportuno iniziare ad assumere CBD.
Efficacia antidolorifica
Grazie alla sua capacità di interagire con il sistema endocannabinoide, il CBD si contraddistingue per una forte efficacia antidolorifica. I primi studi in merito sono stati effettuati sui ratti. La scienza è ovviamente andata avanti. A dimostrazione di ciò, è possibile chiamare in causa l’approvazione del farmaco Sativex.
Questo spray orale, caratterizzato dalla presenza di un mix tra THC e CBD, è legale negli USA e viene utilizzato per alleviare i dolori di cui soffrono i pazienti con sclerosi multipla.
Effetti contro ansia e depressione
Il CBD può rivelarsi un alleato prezioso contro problematiche come l’ansia e la depressione. Anche in questo caso, si possono chiamare in causa diverse testimonianze scientifiche. Svariati studi hanno portato alla luce l’efficacia maggiore del cannabidiolo rispetto al placebo nel controllo dei sintomi dell’ansia.
A cosa è dovuto questo beneficio? Alla capacità del CBD di interagire con i recettori della serotonina. Questo neurotrasmettitore è notoriamente legato al miglioramento dell’umore e alla riduzione di sintomi fastidiosi come il mal di testa.
Effetti positivi sul dolore oncologico e sulla proliferazione delle cellule del cancro
Diverse evidenze scientifiche - tra le quali è possibile includere un articolo pubblicato il 10 febbraio 2022 e curato da esperti attivi presso realtà accademiche come la Torrens University di Adelaide, Australia - hanno mostrato la capacità del CBD, in unione con il THC, di attenuare le manifestazioni di dolore oncologico, ma anche effetti collaterali delle terapie come l’ansia e la depressione.
Inoltre, il THC, il CBD e altri cannabinoidi sarebbero in grado di inibire la proliferazione di linee cellulari di cancro al seno.
Per amor di precisione, rammentiamo che, oggi come oggi, i risultati relativi agli effetti del CBD sui tumori sono ancora scarsi e legati soprattutto a modelli animali.
Benefici per la pelle
Il CBD si contraddistingue anche per diversi benefici che riguardano la pelle. Il cannabidiolo, nello specifico, ha effetti antinfiammatori, motivo per cui è incluso tra gli ingredienti di cosmetici anti acne, ed è un ottimo anti age.
Efficacia neuroprotettiva
Anche se la ricerca deve fare ancora numerosi passi avanti, il CBD, in alcuni studi, si è dimostrato efficace per quanto riguarda la riduzione dell’infiammazione e della neurodegenerazione nei pazienti con diagnosi di Alzheimer. Pure in questo caso, oggi come oggi, la maggior parte dei risultati riguardano i modelli animali.
CBD e cuore
Un altro motivo per cui vale la pena assumere CBD riguarda i benefici del cannabidiolo per la salute del cuore. La sua assunzione, infatti, può favorire una riduzione dei valori della pressione arteriosa, aspetto fondamentale per il benessere cardiovascolare.
Il CBD è un toccasana per il cuore anche per via della sua efficacia antinfiammatoria. Ricordiamo che i processi infiammatori sono alla base di molte patologie cardiovascolari, dalla malattia coronarica fino all’ictus.
Inoltre, come dimostrato da diversi studi effettuati per ora soprattutto su animali, il cannabidiolo sarebbe in grado di prevenire danni cardiaci a lungo termine nei soggetti che hanno avuto a che fare con gli infarti. La ricerca è ancora agli albori, ma il potenziale c’è!
Prevenzione del diabete
Anche in questo frangente, abbiamo a che fare con un beneficio che richiede ulteriori conferme per quanto riguarda gli esseri umani. Per ora, infatti, gli studi che chiamano in causa il CBD come agente naturale in grado di favorire la prevenzione del diabete sono stati effettuati soprattutto su animali (in particolare topi).